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ARTICOLO TRATTO DA "IL CITTADINO" DEL 05/05/2010 - Gallinari, “no” alla Nazionale

Pallacanestro. L’asso dei Knicks quest’estate non giocherà le qualificazioni europee
Gallinari, “no” alla Nazionale
«Amo l’azzurro, ma devo sistemare la schiena»
 

lodi «Ho deciso di rinunciare alle qualificazioni con la Nazionale il prossimo agosto». Una scelta difficile e sofferta, maturata a seguito di diverse considerazioni e valutazioni, ma alla fine ineludibile e praticamente obbligata: quest'estate Danilo Gallinari non farà parte (a differenza degli altri due “americani” Andrea Bargnani e Marco Belinelli) della Nazionale italiana che punterà dritta alle qualificazioni per gli Europei del 2011. La decisione si è formata a seguito della cena milanese di lunedì sera tra il talento lodigiano e il neo coach azzurro Simone Pianigiani e il presidente Fip (Federazione italiana pallacanestro) Dino Meneghin. I quali hanno compreso appieno la situazione, dettata esclusivamente da questioni fisiche, e lasciato le porte assolutamente spalancate alla stella di Graffignana per una futura convocazione («Ci contavamo ma capiamo le sue motivazioni. Se poi decidesse, una volta che la schiena è a posto, di tornare in Nazionale, le porte saranno sempre aperte», ha dichiarato ieri Meneghin).«Ho deciso di rinunciare alle qualificazioni con la Nazionale il prossimo agosto - apre Danilo -. Il mio attaccamento alla maglia azzurra risale alle giovanili ed è ormai da tre anni che sono costretto a saltare la Nazionale per infortuni; la voglia di indossare nuovamente l'azzurro e di stare col gruppo è davvero enorme, ma quest'estate ho bisogno di lavorare individualmente per potenziare e migliorare il mio corpo, possibilità che non ho ancora avuto dall'infortunio e dall'operazione della primavera scorsa; inoltre Mike (D'Antoni, coach dei New York Knicks, ndr) mi ha chiesto di essere pronto e in forma al cento per cento per fine agosto, perché vuole che inizi a lavorare con lo staff bluarancio da quel periodo, in quanto la prossima sarà una stagione importantissima e voglio farmi trovare assolutamente preparato per tutti gli appuntamenti». Dopo il suo anno da “sophomore” (anche se, in realtà, come dice lui stesso è stata questa seconda annata in Nba la sua vera stagione da matricola, a causa dell'infortunio che lo ha seriamente limitato in quella precedente) davvero fenomenale, che lo ha fatto diventare l'autentico idolo del “Madison Square Garden” e di tutta New York, dentro e fuori dal campo, saranno molteplici gli appuntamenti che attenderanno Gallinari ancor prima dell'inizio della prossima stagione Nba nella quale si attende la sua definitiva consacrazione.Terminata il buon campionato, una prima e importantissima data è cerchiata in rosso nel calendario che “Danny boy” tiene appiccicato al frigorifero: il 3 ottobre, giorno della gara al “Forum” di Assago tra i New York Knicks e l'Armani Jeans Olimpia Milano, squadra che gli ha visto muovere i primi passi nel proscenio europeo: «Sarà un'occasione speciale e oserei dire storica per me - esulta Danilo -. È una gara che aspetto con ansia, anche perché sono ancora legatissimo a Milano e a tutti i tifosi dell'Olimpia». Flash back fulmineo alla stagione scorsa, che, oltre a numeri davvero eccellenti (15.1 punti, 4.9 rimbalzi e 1.7 assist in 33.9 minuti di media nelle 81 gare giocate), ha portato alla vera e propria consacrazione: «Dal punto di vista personale sono molto contento e mi darei un 8,5! Per arrivare al 10 avrei bisogno, innanzitutto, di più costanza e poi dovrebbero arrivare anche i risultati di squadra». Il “Gallo” non sembra nemmeno aver patito la situazione creatasi all'interno dei Knicks, con molti giocatori sul piede di partenza, interessati unicamente al proprio bottino personale e il conseguente coinvolgimento altalenante nel gioco offensivo: «Penso che sia dovuto alla necessità di un mio adattamento e anche al tipo di gioco di Mike, che non ha dei riferimenti offensivi fissi; era così anche ai Suns dove, a parte Nash e Stoudamire, la terza bocca di fuoco cambiava sempre: una volta Barbosa, una volta Marion e così via... Certo non è facile, ma mi abituerò».E nella prossima stagione i punti di riferimento dovrebbero arrivare eccome, data la faraonica campagna acquisti che sembra disposta a mettere in piedi New York: «Aspettiamo prima la fine dei play off per trarre qualsiasi conclusione - chiosa Gallinari -. Di sicuro molti club avranno grandissima disponibilità economica; il nostro obiettivo sarà quello di costruire una squadra davvero importante e il mio sogno sarebbe giocare assieme a LeBron James».Lorenzo Meazza
 

 

 

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